Il 2024 è anno olimpico e per l’atletica, disciplina olimpica per eccellenza, è quindi un “anno speciale”. Ma
il 2024 è anche anno di rinnovo delle cariche federali, sia a livello locale che nazionale. Sono passati quasi
quattro anni dall’ultima Assemblea Federale e sembra che nulla sia cambiato e nulla si sia appreso. Cordate varie sono in corso di “assemblamento”. Alleanze e promesse che durano “un battere di ciglia”.
La lezione di avere più di due candidati alla presidenza con elezione contestuale del Consiglio Federale e rischio di avere “presidente senza maggioranza” sembra non scalfisca le ambizioni individuali.
La roulette elettorale si è messa in moto e la “confusione sotto il cielo è tanta”.
Con queste poche righe e considerazioni vorremmo lanciare un appello ai dirigenti dell’atletica italiana che si vogliono candidare per ruoli di responsabilità, sintetizzando di cosa, a nostro modesto avviso, non
abbiamo bisogno e di cosa è auspicabile si parli, si approfondisca e si proponga.
In sintesi.
Cose che non vorremmo sentire
- le malignità e i pettegolezzi “ad personam”
- gli slogan banali, uno per tutti: “le società sono al centro del nostro programma”
- l’ennesima polemica tra centro e periferia che è argomento cavalcato da oltre 30 anni
- promesse di “soldi per tutti”, ecc, ecc.
Cose che vorremmo fossero affrontate e approfondite
- calendario da razionalizzare e a nostro avviso “alleggerire”
- ruolo dei club militari e dei club civili
- revisione del “doppio tesseramento” oggi molto formale e poco sostanziale
- revisione dei vari CdS (anche in questo caso alleggerendo e semplificando)
- revisione dello Statuto per evitare “presidente senza maggioranza”
- attività di servizio a favore degli affiliati
L’auspicio è di avere una stagione politica dell’atletica italiana degna di idee, proposte, visione verso il
futuro e per quanto possibile di rispetto reciproco e infine (auspichiamo) un piccolo desiderio: durante le
gare di questa stagione olimpica ed elettorale, cari amici dirigenti e candidati, l’attenzione in tribuna sia
per gli atleti e le sfide in pista e in pedana e non per le “chiacchiere elettorali”.
Grazie e “forza atletica”
Alessandro Castelli