di Edoardo Melloni

Si dice che le cose inaspettate siano le più belle, forse per la sorpresa che si portano dietro. E ciò che è successo questo fine settimana a Sulmona, in occasione della Finale Nazionale Bronzo, è stato qualcosa di decisamente inaspettato, e quindi bello.

La squadra maschile del CUS Pro Patria Milano aveva già dimostrato durante la fase di qualificazione regionale una buona solidità conquistando un bel bottino di 14687 punti. Se il ripescaggio in Bronzo è stato qualcosa di inaspettato, dato il quinto piazzamento nella finale “Nord-Ovest” 2017, la sensazione è comunque quella di meritarsi quel posto, forti del punteggio più alto tra tutte le dodici finaliste ammesse nella terza serie nazionale.

La conferma finale arriva proprio dalla classifica al termine dei due giorni di gare: con 150 punti il CUS Pro Patria Milano si laurea campione della Finale Bronzo riservandosi un meritato posto per la Finale Argento 2019.

Alle spalle, a 5 punti, l’ACSI Campidoglio Palatino, l’atletica Imola Sacmi AVIS (142 pt.) e Brixia Atletica (135 pt.)

LE GARE – I podi conquistati in totale sono due ed il protagonista è il capitano Roberto Severi. Nel primo giorno affronta una bella prova sui 400 metri (primato stagionale abbassato a 47”75) e durante il secondo giorno chiude la manifestazione insieme ai compagni Coriani, Blesio e Ceriani con la tradizionale staffetta 4×400 m che arriva davanti a tutti in 3’13”29. L’altra staffetta, quella sul giro di pista, si ritaglia un buon quarto posto in 41”79 ed è per tre quarti identica alla staffetta sul miglio, con il solo cambio di Severi con Alessandro Pregnolato.

Rimanendo sulla velocità, bei podi per Nicolò Ceriani e Riccardo Coriani i quali si mettono in mostra portandosi a casa rispettivamente un secondo posto sui 200 metri in 21”76 ed un terzo posto sui 100 metri in 10”88. Sugli ostacoli troviamo il decatleta Matteo Di Prima a coprire i 110 h in 15”51, tempo che lo colloca ai piedi del podio mentre sul giro di pista il giovane (2002) e promettente Riccardo Lavazza, decimo all’esordio con l’ostacolo a 91 cm in 58”91 (tempo di soli 9 decimi superiore al suo personale con l’ostacolo “basso”).

Passando alle distanze più lunghe, nel mezzofondo l’unico a salire sul podio è Zohair Zahir, terzo sui 3000 siepi in 9’38”13, a soli 3 centesimi dalla seconda piazza. I restanti mezzofondisti portano comunque punti pesanti per la classifica finale: Matteo Geninazza e Luca Leone arrivano appena fuori dal podio su 800 metri (1’55”17) e 1500 metri (3’56”93) mentre Edoardo Melloni è quinto sui 5000 metri (15’12”23). La 5km di marcia schiera Ernesto Alberi, ottavo in 27’50”36.

Dalle pedane, bel bottino di punti portato a casa da Ivano Verbi sul lancio del disco, quarto con 43.49 metri, Andrea Fava sul martello quinto con il personale portato a 41.60 metri, Samuele Riva sesto nel getto del peso con 12.62 metri e Matteo Vitali, nono nel tiro del giavellotto con 40.53 metri.

I salti sono invece affidati nuovamente a Matteo Di Prima, chiamato a coprire il salto in lungo (ottavo con 6 metri e 62 centimetri) ed a Franck Brice Koua che si avvicina al primato personale conquistando la quarta piazza con 1.92 metri e si migliora nel salto triplo arrivando nono con 13 metri e 78 centimetri.

GUARDANDO AVANTI – La bella prova di Sulmona è un assist ai vertici della società. La squadra maschile ha dimostrato solidità e versatilità, conquistandosi un meritatissimo posto in serie Argento. Molti i ragazzi giovani alla prima esperienza in una finale dei Campionati di Società, ciononostante, nessuno si è fatto prendere dall’emozione e tutti hanno portato a casa il risultato. Il sogno per l’anno prossimo è, e non potrebbe essere altrimenti, quello di raggiungere le colleghe nella massima serie nazionale, arrivando nei primi quattro posti. L’obiettivo minimo deve essere quello della permanenza in Argento. Per questo servirà avere a disposizione tutti i migliori atleti nelle rispettive discipline e con ogni probabilità qualche innesto. La squadra ha mostrato un’ossatura solida ma il livello da Bronzo ad Argento sale, e non di poco.