Scala i ranking nazionali ed internazionali la ragazza del Cus Pro Patria Milano al primo anno di categoria Juniores. Il suo esordio ai Campionati Italiani indoor di categoria ad Ancona ha confermato il suo talento e determinazione anche tra le avversarie più grandi, conquistando il sesto titolo italiano nel salto in lungo ed il secondo titolo sui 200m, ottenendo il primato personale in entrambe le discipline.

L’abbiamo intervistata per raccontarci le sensazioni vissute in questo campionato, accompagnato da sorprese e rivincite.

Raccontaci dei risultati e delle due splendide gare: quali sono state le tue sensazioni?

Questo risultato mi ha reso molto felice, anche la serie di salti è stata buona fin da subito. La gara in sé era partita accompagnata da varie emozioni che mi avevano un po’ offuscato la mente, poi sono riuscita, a differenza di altre volte, a riscattarmi subito con il secondo salto mettendo una misura stabile per proseguire con una certa tranquillità. Mi posso definire soddisfatta, soprattutto perché durante la preparazione invernale ho avuto uno stop di tre settimane a causa di una distorsione proprio alla caviglia di stacco, ciò ha ritardato le tempistiche ma mi sono rimessa subito al lavoro per recuperare. Nonostante questo intoppo ho sempre avuto il desiderio di migliorarmi, anzi speravo di superare anche il 6.24, ma vista la gara sono comunque molto contenta. La gara dei 200m, soprattutto indoor, è quella in cui riesco ad esprimermi meglio. L’abbinata salto in lungo – 200m che riesco a fare mi piace particolarmente in quanto riesco a sprigionare diverse emozioni: dopo una gara di lungo intensa, lunga e dove si prova tensione costante anche a causa di tante variabili non solo fisiche ma anche mentali, la gara di corsa mi permette di esprimermi e liberarmi. Sono contenta di essermi migliorata con il tempo di 24.43; la batteria l’ho corsa un po’ contratta, invece la finale l’ho gestita meglio e la gara è risultata molto più fluida.

Primo anno di categoria juniores: le tue conquiste non sono cambiate, ma le avversarie sì, quali differenze hai trovato nel passaggio di categoria?

 Come partecipazione ai campionati, accompagnata dalle restrizioni Covid, si sono ridotti i numeri e le atlete hanno misure e tempi più vicine tra di loro e con risultati elevati. Nel lungo si è quasi ripetuta la stessa gara del 2020 come avversarie, invece nei 200m ho incontrato per la prima volta una valida avversaria con cui non avevo mai corso, si è dimostrato molto stimolante. Quello che ho notato è che, numericamente, le atlete della mia età (2004) e quelle del 2005 sono più forti rispetto a quelle del secondo anno di categoria, di cui ho visto ottimi risultati più su altre discipline. Perciò mi aspetto molta competizione soprattutto l’anno prossimo nella velocità, nei salti il livello dovrebbe rimanere comunque alto.

Scuola e Sport ad alti livelli: qual è il segreto?

Conciliarli è impegnativo. Bisogna fare molti sacrifici, il tempo libero è ridotto. Le mie giornate sono scandite da sport e scuola. Finora sono riuscita a non rinunciare a nessuno dei due, come spesso capita a chi ha un’attività intensa, ma sicuramente con molto impegno se si vogliono avere dei risultati di alto livello in entrambe. La pandemia non mi ha agevolata a mantenere questo equilibrio: ho smesso di suonare il pianoforte per l’assenza delle lezioni e gestire in autonomia scuola, sport e questa attività era diventato difficile. Infatti, non avendo più quei momenti di socialità e svago anche all’interno delle singole attività, questo isolamento ha limitato ulteriormente i rapporti. Quest’anno per fortuna al campo mi sono trovata con questo gruppo di ragazzi della mia stessa età e fortunatamente il momento di svago e impegno sportivo coincidono, mi sto trovando molto bene. Poi anche la partecipazione al ritiro giovanile della nazionale a Grosseto mi ha permesso di riappropriarmi di un po’ di quella socialità che è mancata.

Appuntamenti sportivi importanti in programma: dobbiamo aspettarci novità?

Con il 6.24 nel lungo ho ottenuto lo standard di partecipazione per i Mondiali U20 che si terranno a Cali (Colombia) in Agosto. Ovviamente dovrò riconfermare questa misura anche all’aperto in vista di questo appuntamento. Novità? Dovrò cominciare a pensare al Passaporto!

Cosa significa per te la vincita di questi titoli?

Entrambe le vittorie mi hanno emozionata molto: nel lungo, nonostante il miglioramento fosse stato di un solo centimetro, essere riuscita a tornare sulle misure del 2020 mi ha resa molto soddisfatta, anche perché sono riuscita a togliermi il fardello di quel 6.23 indoor di due anni prima che era arrivato così inaspettatamente. Allo stesso modo la vittoria nei 200m mi ha permesso di replicare la doppietta del 2020, completando quel percorso che era stato interrotto dal lockdown e dai due infortuni. A livello di percorso pluriennale, si evidenzia il superamento degli scorsi risultati, ma a livello stagionale essere riuscita a raccogliere i frutti di questa preparazione invernale ricca di impegno, insieme al piccolo incidente, mi ha resa orgogliosa e motivata a migliorarmi ulteriormente. Anche le piccole cose hanno fatto la differenza sull’atmosfera che si è respirata in questo campionato. Tornare nello stesso posto, nello stesso hotel e vedere tutti cresciuti, non solo d’età ma anche grazie all’esperienza della pandemia, ha giocato un ruolo importante sullo stato d’animo con cui ho affrontato la competizione e l’emozione delle vincite. E’ stata una trasferta carica di emozioni prima, durante e dopo, soprattutto grazie ai compagni di squadra molto motivati, che l’hanno resa un’esperienza edificante.

Si può dire che per Marta queste conquiste non siano solo atletiche ma anche e soprattutto personali: una sonora rivincita, sia sulla pandemia che sugli infortuni.

La sua sensibilità si è vista sia in campo che fuori, infatti ci ha tenuto a ringraziare la società per il sostegno durante quest’ultimo periodo di preparazione e durante la trasferta, un ringraziamento speciale all’allenatrice Fiorella Colombo e ad Ivan Ferraresi per averla seguita fino a questi splendidi risultati, e in particolare a sua mamma, fan numero uno che la sostiene sempre con passione. 

Sofia Barbè Cornalba