Come ogni anno, ciascun atleta fa il proprio resoconto di stagione: chi ha gareggiato portando a casa grandi successi e chi, invece, aspetta tempi migliori. L’atletica è uno sport prettamente individuale, visto da fuori, ma chi la vive sa quanto sia importante lo spirito di squadra.
Alla vigilia delle finali dei Campionati di Società Assoluti, abbiamo rivolto al nostro presidente Alessandro Castelli alcune domande e riflessioni sulla stagione in corso e che si completerà con i Campionati di Società di settembre.
Presidente, un commento sulla stagione in corso.
Mi devo complimentare con tutti, atleti, tecnici e dirigenti, per quanto fatto fino ad oggi. Dalle indoor al cross e poi alla stagione all’aperto abbiamo davvero avuto una stagione record. Titoli italiani individuali e di staffetta, convocazioni in nazionale di numerosi nostri atleti e infine quel record italiano di società nella 4×400 femminile, hanno caratterizzato fino ad oggi, per i nostri colori, una stagione molto positiva.
Siamo quasi alla conclusione di un anno particolarmente difficile. Come Cus Pro Patria cosa è stato fatto per mantenere vivo lo sport e portare a termine la stagione?
Stiamo ancora vivendo questa (speriamo coda) di emergenza sanitaria. Il nostro sforzo come Cus Milano, che ricordo è la “nostra capogruppo” che gestisce gli impianti, è stato costante nel corso degli ultimi 18 mesi, sia nel tenere aperti gli impianti garantendo così la possibilità di allenarsi ai nostri atleti, sia nel sostenere economicamente tutte le attività agonistiche.
Lo sforzo è stato davvero impegnativo sia dal punto di vista delle risorse umane che dal punto di vista economico.
Ma devo dire che i risultati non solo dell’atletica, ma anche delle altre nostre discipline agonistiche è confortante e quindi possiamo ben dire che ne è valsa la pena.
Quali aspettative ci sono rispetto agli ultimi appuntamenti in arrivo, ovvero i CDS Assoluti, con la Finale Oro per le ragazze a Caorle e la Finale Argento dei ragazzi a Palermo?
Obiettivi chiarissimi e da raggiungere: la squadra femminile può ottenere un piazzamento di prestigio in serie Oro, mentre la squadra maschile, impegnata a Palermo, può conseguire la promozione in Oro che stiamo mancando da troppo tempo. Ma a settembre abbiamo anche altri appuntamenti importanti: la finale nazionale del CdS Under 23 per la squadra maschile e le nostre due squadre Allievi (maschile e femminile) che si sono qualificate nella finale nazionale Nord-Ovest. Sono certo che ci faremo onore su tutti i campi.
Dopo il grande successo dell’Atletica Italiana alle Olimpiadi di Tokyo pensa che assisteremo a un aumento considerevole di iscritti, ma soprattutto appassionati di questo sport?
In premessa dobbiamo fare i complimenti a tutti gli azzurri. L’unico rammarico è che non ci fosse anche la presenza di nostre atlete universitarie che meritavano dalla Federazione più attenzione. Un applauso particolare va al DT Antonio La Torre, che mi piace ricordare è anche il Presidente del Comitato Sportivo di Ateneo della Statale e conosce molto bene il nostro impegno per una atletica universitaria sempre più di alto livello.
Dopo questa edizione delle Olimpiadi che ha dato grande visibilità all’atletica italiana, ci aspettiamo una forte crescita degli iscritti ai nostri corsi di avviamento. Ricordo che siamo il club con più attività di avviamento all’atletica su diversi campi: XXV Aprile, Bicocca Stadium, Arena e Rogoredo come Cus ProPatria e ancora Saini e Giuriati come Cus-Aspes. Sommando il tutto credo che supereremo i 1000 iscritti.
Novità per il prossimo anno?
Chiudiamo prima la stagione. Stiamo lavorando per nuovi accordi ma per gli annunci è ancora presto. Quello che posso dire è che tutti i nostri dirigenti e i nostri tecnici lavorano quotidianamente con grande sacrificio e con spirito di squadra. La nostra peculiarità, che è di essere il club universitario di riferimento, in tutte le attività sportive, ci deve sempre più contraddistinguere partendo proprio dall’atletica. Il binomio “studio&sport”, declinato in “studio&atletica”, è la nostra missione di oggi e di domani.
A cura di Sofia Barbè Cornalba